Tedeschi e francesi continuano a investire in Italia: questo è quanto è emerso da un’analisi dei dati di Real Capital Analytics (RCA), effettuata dalla società di consulenza immobiliare Savills.

Secondo i dati analizzati, nei mesi da gennaio a settembre 2020, oltre 850 milioni e 1,5 miliardi sono stati allocati da investitori, rispettivamente, tedeschi e francesi: negli stessi mesi dell’anno scorso, le cifre ammontavano a 1 miliardo per i primi e a 1,69 miliardi per i secondi.
Tali dati evidenziano come, nonostante l’anno in corso sia stato e continui a essere caratterizzato da numerose difficoltà sotto il profilo economico, l’interesse da parte degli investitore provenienti da Germania e Francia, rimanga molto importante, benché contraddistinto da una lieve contrazione.
Le ragioni di questa costante attrattiva dell’Italia per i capitali esteri vengono spiegate da Gianni Flammini, CEO di Savills in Italia, con la tendenza, da parte degli investitori, nei periodi complicati, a riporre fiducia nei mercati conosciuti: il mercato continentale rappresenta perciò un investimento più sicuro agli occhi di tedeschi e francesi, anche, e soprattutto, in tempi di emergenza.
A questa considerazione si aggiunge un’osservazione di Eri Mitsostergiou, direttrice della ricerca europea di Savills, secondo cui gli investitori tedeschi e francesi, mentre continuano a investire nei loro mercati
nazionali, puntano anche a diversificare il loro portafoglio: per questo motivo, allocano capitale anche negli altri paesi europei.
Nel caso di investimenti immobiliari in Italia, tuttavia, non è sempre facile per dei cittadini stranieri seguirne la gestione: per questo DDI si occupa di fornire la necessaria consulenza per affrontare e risolvere tutte le
questioni, sia di tipo pratico, sia in materia legale e fiscale, legate alla compravendita e alla proprietà immobiliare.